L’artrite colpisce entrambi i sessi, così come i bambini. L’immagine stereotipata di un paziente con artrite è una persona anziana, ma non è sempre vero. Questa malattia colpisce 1 su 5 adulti a livello globale.
La cannabis medica sta cominciando ad essere riconosciuta come farmaco efficace, e oggi c’è la speranza che i cannabinoidi possano anche costituire la prima cura per l’artrite.
CAPIRE L’ARTRITE
L’artrite è una delle principali cause di disabilità in tutto il mondo. Quasi due terzi di chi soffre di questa condizione si trova ancora in età lavorativa. È anche molto comune come condizione comorbida. In altre parole è molto probabile che le persone con altre condizioni croniche soffrano anche di questa malattia. Ad esempio, il 49% degli adulti con malattie cardiache ha l’artrite. E anche il 47% di chi soffre di diabete accusa dolori articolari causati da questa condizione. Il 31% degli adulti obesi ha anche l’artrite. Il 64% dei pazienti con artrite si trova sotto i 65 anni di età.
Ci sono circa 100 diverse forme di questa condizione. La forma più comune è chiamata osteoartrite. Può colpire qualsiasi articolazione. È più comune nelle ginocchia, nelle anche, nella schiena e nel collo. Anche le dita delle mani e dei piedi e le basi dei pollici sono generalmente colpite. La condizione è debilitante perché attacca e distrugge letteralmente la connessione tra ossa e articolazioni.
Nelle articolazioni sane, la cartilagine fa da cuscino tra le ossa in movimento. Quando l’artrite rompe la cartilagine, le ossa cominciano a deteriorarsi e arrivano anche a “galleggiare” all’interno del corpo.
La caratteristica principale di questa malattia? Attacca le articolazioni e i tessuti connettivi del corpo, e comincia anche a deformare la struttura ossea stessa.
Questo rende la vita quotidiana molto impegnativa, qualsiasi cosa una persona debba fare.
QUALI SONO I SINTOMI DI UN’ARTRITE?
La rottura della cartilagine provoca dolore e gonfiore, oltre a problemi di movimento dell’articolazione. Quando le ossa iniziano a disgregarsi o a sviluppare gobbe e irregolarità, i problemi di movimento aumentano. Si sviluppa inoltre un processo infiammatorio che distrugge ulteriormente la cartilagine.
Fra gli altri sintomi troviamo le lesioni che non guariscono correttamente. La sindrome del tunnel carpale è un’altra condizione comune. Naturalmente il dolore fisico persistente è inevitabile visto che le articolazioni sono bloccate.
L’IMPATTO PSICOLOGICO DELL’ARTRITE
I limiti fisici imposti da questa condizione sono spesso più psicologicamente devastanti della stessa malattia. L’incapacità di lavorare è uno di questi limiti, come anche l’incapacità di muoversi. Gli adulti con artrite hanno difficoltà a salire le scale, a camminare per poche centinaia di metri o a salire le scale. Peggio ancora, l’inattività diventa essa stessa un pericolo per la salute. Circa la metà delle persone con artrite non riferiscono di compiere alcuna attività fisica durante il tempo libero. Questo comportamento diventa in sé un fattore di rischio per altre condizioni.
Essere cronicamente affetti da una malattia è già abbastanza brutto. Averne due è ancora peggio. È importante mantenere una visione mentale positiva, anche se spesso è difficile. La depressione è una condizione psicologica comorbida molto comune che riduce ulteriormente la difficoltà di gestione delle malattie.
TRATTAMENTI CONTRO L’ARTITE
Purtroppo, la maggior parte delle attuali terapie non riesce a guarire questa condizione. Le terapie convenzionali comprendono la gestione del dolore, una corretta alimentazione e un esercizio fisico regolare. Spesso si seguono anche terapie per altre condizioni comorbide, come la depressione. Uno dei motivi per cui la cannabis medica è considerata efficace per i pazienti di questa malattia è la sua capacità di ridurre i sintomi principali e più disabilitanti. Fra questi si trova la dannosa infiammazione che caratterizza l’artrite durante tutta la sua progressione.
CANNABIS E ARTRITE
La cannabis è oggi considerata come uno degli strumenti migliori per la gestione a lungo termine di questa condizione clinica. Questo succede ad esempio in Canada, dove una speciale task force del governo è già stata istituita per esaminare specificamente il tema. Nella sua relazione conclusiva, la Cannabis Research Roundtable ha invitato il governo federale a investire 25 milioni di dollari in studi clinici sulla cannabis, che comprendono le ricerche su artrite e gestione del dolore.
In uno studio pubblicato dalla rivista Rheumatology, il dottor Sheng-Ming Dai della Second Chinese Military University ha trovato qualcosa di ancor più affascinante. I recettori CB2 si trovano su livelli insolitamente alti nel tessuto delle articolazioni dei pazienti con artrite.
In una ricerca ancora più approfondita oggi in corso in Canada, i ricercatori stanno esaminando qualcosa di ancora più stupefacente. Potremmo scoprire infatti che i cannabinoidi sono effettivamente in grado di contribuire alla riparazione di articolazioni e nervi danneggiati. Ancora più sorprendente? Questo effetto viene esercitato da componenti non psicoattivi della pianta. In altre parole, le molecole di CBD applicate localmente potrebbero essere in grado di riparare i nervi e i tessuti compromessi.
Questa è una straordinaria scoperta. Anche se stiamo ancora parlando di risultati ottenuti in laboratorio, sembra che la malattia sia potenzialmente curabile, oltre che gestibile nei suoi sintomi. Il danno che l’artrite è in grado di provocare potrebbe anche essere ridotto o eliminato. E ovviamente questa è la migliore notizia che i malati di artrite possano sentire.
Alcuni Stati USA, come Illinois, New Mexico, Hawaii, Connecticut, California e Arkansas, hanno già inserito l’artrite come condizione qualificante per ottenere cannabis terapeutica e speriamo che molti altri seguiranno l’esempio
Foto e Fonte credit: https://www.cannaconnection.it/